Inizialmente Tindari era una colonia di mercenari che avevano preso parte alla guerra contro Cartagine e prese il nome di Tindari in onore di Tindaro, re di Sparta. La città, venne fondata nel 396 a. C. da Dionisio di Siracusa. Fu base navale e nelle sue acque i romani, misero in fuga i cartaginesi. Insieme alla città di Siracusa passò sotto il dominio dei romani e diventò base navale di Sesto Pompeo. Nel 36 a. C. fu presa da Augusto che la trasformò in colonia romana.
Posti belli e assolati circondati da verde e arte.
Dalla preistoria alla storia moderna, in un susseguirsi di paesaggi di eccezionale bellezza.
Il Santuario della Madonna Nera
Le origini di questa statua sono legati ad una leggenda secondo la quale la scultura fu trasportata per mare e una volta approdata a Tindari la nave non riuscì più a ripartire, se non dopo aver lasciato la statua, la nave riuscì a riprendere il mare. La statua fu portata sul colle all’interno di una piccola chiesa.
Il Santuario, così come lo possiamo vedere oggi, si trova su un promontorio a strapiombo sul mare, in corrispondenza dell’antica acropoli, dove era stata costruita una piccolo chiesa. La statua della Madonna Nera è scolpita in legno di cedro.
La Chiesa fu distrutta nel 1544 dai pirati algerini per poi essere ricostruita qualche anno più tardi. Ogni anno, il 7 settembre, si svolge la festa del Santuario.
L’antiquarium
Tindari nasconde moltissimi tesori. Nella zona archeologica si trovano i resti della città antica. Sono stati ritrovati mosaici, sculture e ceramiche che sono ora conservate in parte nel Museo Archeologico di Palermo e in parte nel Museo locale.
L’impianto urbanistico della città risale, molto probabilmente, al periodo della sua fondazione ed è a scacchiera con tre strade principali, una delle quali ospitava un teatro e l’agorà (dove oggi si trova il santuario della Madonna Nera). Interessanti sono anche le mura di cinta che si sviluppano per circa tre chilometri e oggi sono in parte visibili. Furono ricostruiti nel III secolo a. C. su delle mura precedenti.
Il Teatro e la zona Archeologica
L’antico teatro venne costruito alla fine del IV secolo. Questo teatro è stato per lungo tempo abbandonato e riscoperto solo nel XIX secolo. Il teatro sorge nei pressi di una collina nella quale furono scavate delle grandi gradinate che fungevano da sedili e potevano ospitare circa trecento persone. Dal 1956 in questo teatro si svolge un festival con diverse manifestazioni di danza, musica e teatro. I romani oltre i rifacimenti del teatro hanno lasciato anche un intero isolato con diverse abitazioni e ambienti per il commercio. Le case risalgono al I secolo a. C., anche se nel corso del tempo hanno subito diverse modifiche. La “Basilica” è un edificio a due piani del IV secolo che presenta un ampio passaggio centrale con volta a botte diviso in nove arcate.
Laguna di Tindari e la spiaggia di Marinello
Altra località molto affascinante è la spiaggia di Marinello. A questa spiaggia è legata una legenda, che la spiaggia si fosse formata in seguito alla caduta di una bimba dalla terrazza del Santuario sovrastante.
Oltre che per le leggende, questa spiaggia fa parlare di se anche per la sua bellezza. Sul costone che domina la spiaggia si trova una grotta che secondo una leggenda era abitata da una maga che attraeva i marinai per poi divorarli. Quando i suoi incantesimi non funzionavano la maga sfogava la sua rabbia bucando le pareti di roccia con le sue dita e a questo sarebbero dovuti i piccoli fori che si trovano sulle pareti della grotta.
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